Ciao donne! Oggi voglio rivolgermi a tutte le ragazze e donne che spesso si sono trovate davanti all’incertezza dell’assumere o meno la pillola anticoncezionale.

Tanti sono i miti da sfatare e tanti invece sono i dubbi che ci riempiono le giornate per capire cosa faranno di così tanto magico gli ormoni.

Ti sei mai chiesta perché nella fase premestruale ti gonfi o non riesci ad andare di corpo?

Perché prima o durante la mestruazione arriva quella fame chimica a causa della quale potresti mangiare qualsiasi cosa o perché prima dell’arrivo delle mestruazioni sei così triste che ti viene da piangere ad ogni minima notizia negativa?

Come i tuoi ormoni sessuali influenzano il desiderio sessuale o come dei possibili sbalzi glicemici non solo alterano il tuo metabolismo ma alterano anche i tuoi ormoni sessuali e possono essere la causa di forti dolori mestruali?

Ti hanno mai detto che l’ovaio policistico non è altro che un ovaio che non funziona come dovrebbe poiché pieno di cisti, di formazioni ricche d’acqua che il più delle volte sono dovute da una cattiva gestione di zuccheri e dell’insulina?

Se ti sei ritrovata in almeno una di queste frasi questo è l’articolo che fa per te!

Affronteremo questo argomento per tutte le donne che per risolvere questi fastidi sono ricorse alla pillola o è stata loro proposta come rimedio ed unica soluzione.

Scoprirete, alla fine dell’articolo, che invece nel 2022 la pillola ormonale come unica soluzione a questi problemi forse è un po’ superata!

Andiamo per gradi, quando nasce la pillola estroprogestinica?

Dall’inizio dell’introduzione in commercio delle pillole estroprogestiniche ad oggi ci sono stati dei grandi cambiamenti.

La prima pillola fu introdotta nel 1960 con elevate dosi di noretinodrel (un progestinico di prima generazione) e mestranolo (un estrogeno).

Nel 1970 venne sviluppato il levonorgestrel, ovvero un progestinico di seconda generazione.

Arrivati gli anni ’80 furono sviluppate le pillole multifasiche per tentare di ridurre la dose del progestinico per ciclo.

Negli anni ’90 invece vengono introdotti nelle pillole dei progestinici di terza generazione con lo scopo di limitare gli effetti clinici e metabolici di tipo androgenico, tipici di quelli di seconda generazione.

Le pillole di terza generazione hanno dimostrato di avere molti benefici, migliorando l’acne, limitando il peggioramento dell’irsutismo nelle donne che ne sono affette, ossia una condizione caratterizzata dalla presenza anomala nella donna di peli duri e grossolani disposti in parti tipiche dell’uomo, ed hanno un impatto minimo sull’insulina e sul metabolismo glucidico e lipidico.

Come assumere la pillola?

La pillola anticoncezionale è un farmaco ad uso orale riservato per noi donne e noto per essere uno dei più importanti metodi contraccettivi.

La pillola estroprogestinica prevede un’assunzione giornaliera per la durata di 21 giorni consecutivi seguiti da 7 giorni di pausa.

Durante la settimana di sospensione la donna avrà delle perdite paragonabili alle mestruazioni ma solitamente meno abbondanti.

Se viene assunta correttamente ha un’efficacia del 99%.

La pillola pur essendo uno dei metodi contraccettivi più sicuri ha anch’essa degli effetti indesiderati ovvero:

  • aumento del peso corporeo
  • aumento della pressione arteriosa
  • perdite di sangue intermestruali
  • depressione/sbalzi di umore
  • accresce il rischio di tromboembolismo venoso
  • aumento del rischio di tumore al seno, al fegato ed alla cervice uterina
  • aumento dei livelli di lipidi nel sangue
  • maggiore peluria corporea
  • secchezza cutanea
  • nausea, vomito, vampate di calore e/o vertigini
  • amenorrea
  • calcoli alla cistifellea

Allo stesso tempo però troviamo anche numerosi benefici, uno di questi ad esempio è la cura dell’acne.

La pillola anticoncezionale è indicata per la cura dell’acne solo quando delle normali creme o detergenti non riescono più a fare il loro effetto.

La pelle seborroica è uno dei disturbi cutanei più comuni nelle persone tra i 12 e 25 anni e presentano acne di vario grado e intensità che possono interferire con lo stile di vita e le relazioni interpersonali.

Ricordiamo che la pillola estroprogestinica nasce come anticoncezionale.

Al giorno d’oggi sembra il contrario invece, ovvero che la si prende appositamente per curare squilibri ormonali e solo in un secondo momento come contraccettivo.

Per evitare confusione ricordiamoci sempre il suo nome comune ovvero “pillola anticoncezionale” e così ricorderemo ogni volta qual è il suo principale obiettivo!

Se avete dubbi o qualche domanda, non esitate a contattarmi!

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© Dottoressa Eleonora Giacobbi, ostetrica e mamma


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