” Un genitore sufficientemente buono è colui che riesce ad accompagnare e sostenere i figli nell’esplorazione dell’ambiente circostante; poichè solo attraverso la scoperta del mondo esterno il bambino riesce a creare un’immagine di sè sicura e capace ed andare dunque verso l’autorealizzazione”

John Bolwby

Il tempo passa e tu diventi grande.

E veloce come un battito di farfalla è trascorso questo periodo.

Da quando la quarantena è finita sei cambiato.

” Solo, faccio da solo” hai detto un giorno.

Ora affronti le scale senza darmi la manina e chissà quale sarà la tua prossima conquista.

A volte mi emoziono a guardare indietro, a vedere quanta strada hai fatto!

Altre ho paura, sento che stai crescendo così in fretta!

A voi, ragazze è capitato già? Come vi siete sentite?

Il desiderio di autonomia e la voglia di autorealizzarsi del bambino diviene più evidente verso i due anni.

Ma non mi stancherò mai di dire che non esiste una regola: ogni bambino è diverso e speciale.

Allora quale deve essere il nostro ruolo di genitori?

Affrontare la voglia di autodeterminazione di un bimbo che cresce può essere molto faticoso per dei neogenitori e anche essere causa di ansie e stress.

Io credo nella frase: chi inizia bene è già a metà dell’opera.

Che vuol dire?

Vado a spiegarmi. Proverò a darvi qualche regola e qualche consiglio da mamma e da ostetrica. Ma se doveste avere delle domande più specifiche, non esitate a chiamarmi.

1- OSSERVAZIONE DEI SEGNALI E DELLE RICHIESTE.

Innanzitutto dovrete partire dall’osservare il vostro bambino nella quotidianità, dedicando molte energie per decifrare i suoi bisogni.

2- PROPORRE SFIDE DELLA DIFFICOLTA’ ADEGUATA

Ora che avete capito cosa riesce e non riesce a fare, cosa lo/a rende felice e cosa le/gli crea frustrazione, potete farvi un’idea delle attività da proporre.

Devono costituire un problema per il bambino, ma la soluzione ad esse non deve essere fuori dalla sua portata. Mi raccomando, questo è fndamentale!

Se darete al bimbo un rompicapo troppo arduo, lo porterete a scoraggiarsi e avrete ottenuto l’effetto opposto a quello sperato.

Si può iniziare prestissimo, col neonato, con le sperimentazioni sonore o tattili. Poi si procede con l’età del bimbo e assecondando le sue capacità.

3- NON ANTICIPARE

Questo purtroppo è l’errore più comune che noto nella mia quotidianità lavorativa e non. E, mi duole ammetterlo, qualche volta lo avrò fatto anche io!

Non vanno anticipate le richieste o le reazioni del bambino perchè questo causerà in lui discomfort e frustrazione e gli darà l’errata convinzione che non serva esprimersi o impegnarsi per ottenere una certa cosa.

Avete mai notato situazioni del genere, in giro, al parco, al supermercato?

Se succede, portate l’attenzione al viso del bimbo anticipato. Sarà felice e sereno secondo voi?

4- SEGUIRE LO SVILUPPO PSICOMOTORIO

A due anni i bambini hanno bisogno di sperimentare fisicamente più possibile.

l parco giochi, all’aperto o al chiuso a seconda della stagione, rappresenta la possibilità migliore per voi genitori.

Il bambino, in questo contesto, potrà affrontare sfide ogni volta più complesse e sarà lui/lei a decidere le tempistiche.

Inoltre in quest’ambiente si inizia a definire la sua identità sociale, trovadosi a dover condividere lo spazio gioco con altri bambini.

Questo se fino ad ora non è mai stato al nido, altrimenti sarà l’occasione per affinare le tecniche che ha già messo a punto.

5- INIZIA DALLA QUOTIDIANITA’

Il bambino, fino a 3 anni lavora per imitazione grazie ai neuroni specchio.

Questo che significa?

Che se vuoi che tuo figlio diventi autonomo in qualcosa prima dovrà vedere il genitore che lo fa e poi, quando mostrerà il desiderio di farlo, dovrà essere coinvolto.

Non pensare ad attività complesse, a libri da comprare e chissà quali manuali da consultare.

Parti semplicemente dall’igiene e dalla cura della casa!

Lavarsi mani e denti. Mettersi la crema dopo il bagnetto. Rifare il letto. Annaffiare le piante. Buttare la spazzatura, apparecchiare…

Ti ricordi quale di queste attività il tuo bimbo ha imparato prima a fare da solo?

Quanta soddisfazione ti ha dato?

Fatemelo sapere nei commenti.

Spero che questi miei semplici consigli vi aiutino nella gestione quotidiana e vi rendano un pò più sereni.

Se avete bisogno di me, vi invito a contattarmi tramite telefono al 3336914485.

Tramite mail su info@ostetricaemamma.it


0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *